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LAGO MAGGIORE ORIENTALE: GIRO IN MOTO LUNGO LA SPONDA EST TRA LOMBARDIA E PIEMONTE
LAGO MAGGIORE ORIENTALE: GIRO IN MOTO LUNGO LA SPONDA EST TRA LOMBARDIA E PIEMONTE
Il Lago Maggiore è il secondo lago italiano più esteso, offre una moltitudine di cose da vedere ed è lo scenario perfetto per un giro in moto in tranquillità, con passaggi leggeri e curvilinei, circondati da panorami lacustri, isolette in lontananza e rilievi prealpini. Conteso tra Piemonte, Svizzera e Lombardia, quest’itinerario su due ruote del Lago Maggiore si soffermerà sulla sponda orientale, rimanendo quasi sempre nella regione meneghina e soffermandosi là dove serve. I veri Biker sanno bene che su questo lago spesso si percorre un tour a 360 gradi (160-180 Km circa), partendo dalla sponda lombarda, passando per il confine svizzero e rientrando sul lato piemontese. Ma ciò non permettebbe di godersi a pieno le bellezze di questo lago: noi invece incroceremo la velocità di crociera con la qualità del viaggio, intrecciando diversi post per più percorsi in moto sul Lago Maggiore.
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LAGO MAGGIORE ORIENTALE IN MOTO: IL PERCORSO DI ROADSITALIA
Il nostro punto di partenza sarà Somma Lombardo, paesino in provincia di Varese facilmente raggiungibile con la superstrada. Da qui si può scendere subito verso la sponda lombarda del fiume Ticino e fare una sosta in prossimità della Diga del Panperduto, opera storica di notevole importanza realizzata su progetto di Eugenio Villoresi. Imboccando invece la SP27, riscendiamo verso Golasecca (tornando a lato del fiume), percorrendo una stradina asfaltata quasi a filo dell’acqua ed immersa nel verde, da percorrere senza fretta.
Continuando, si raggiunge Sesto Calende ma prima - circa a metà percorso – si può intravedere la Diga della Miorina, altra importante opera idraulica nelle vicinanze. Da Sesto Calende risaliamo sulle strade cittadine ed iniziamo a costeggiare il Lago Maggiore, dove il panorama si apre verso la costa piemontese ed Arona, fino alla volta Angera. Affacciato sulle sponde del Lago Maggiore, il piccolo borgo varesino offre panorami indimenticabili e luoghi d’interesse artistico-culturale, primo fra tutti la Rocca di Angera che domina dall’alto imponente su di uno sperone roccioso.
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Tornati in sella e riaccesi i motori, proseguiamo lungo la serpeggiante strada panoramica, passando prima Ranco, poi Ispra ed Arolo (lungo la SP69) e dove incrociamo l'Eremo di Santa Caterina del Sasso nel comune di Leggiuno. Si tratta di un monastero sorto a strapiombo sulle rocce, eretto tra il XIII e il XIV secolo e composto da due chiese dedicate a Santa Maria Nova e San Nicolao. La vista a ridosso delle acque del lago e del paesaggio circostante, valgono pienamente la sosta. Ultimo tratto del nostro itinerario in moto sulla sponda orientale del Maggiore, prevede l’arrivo per una pausa pranzo al porticciolo di Laveno Mombello. Posto lungo un’ampia insenatura naturale, Laveno è un noto “pit-stop” domenicale per tanti appassionati motociclisti per un pranzo veloce o un caffè . Da qui la strada e la voglia di dove proseguire è a vostro discapito.
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Un’opzione potrebbe essere prendere il traghetto per Intra, che vi porterà in circa 20 minuti sulla sponda opposta, percorrendo poi al contrario l’itinerario in moto di Roadsitalia del Lago Maggiore occidentale. La seconda soluzione potrebbe essere invece di proseguire la SP69 fin Luino, per poi oltrepassare Maccagno ed arrivare al confine di stato svizzero. La terza - sempre da Luino - di rientrare verso Varese costeggiando il Parco Regionale Naturale di Campo dei Fiori e proseguire per la SS 394, seguendo Besozzo e poi Monate, dove potete “circumnavigare” su due ruote il lago omonimo che regala scorci molto interessanti (utile magari anche come ultima sosta prima del ritorno a casa).
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CONSIGLI UTILI SUL PERCORSO DEL LAGO MAGGIORE
Quest’itinerario in moto del Lago Maggiore orientale è poco impegnativo, molto piacevole e fatto di più soste. La durata può variare tra la mezza mattinata a tutto il giorno, dipende ovviamente dal numero di soste ed il tempo che avete a disposizione. La strada è percorribile tutto l’anno, scegliendo magari le ore centrali in inverno: nelle stagioni calde ed autunno invece, i colori della natura faranno il 50% del piacere del vostro tragitto. E tu? Hai mai percorso in moto la parte orientale del Lago Maggiore? Faccelo sapere nei commenti qui sotto.
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