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FOLIAGE 2021: 3 ITINERARI IN MOTO SCELTI TRA I COLORI AUTUNNALI DELL’ITALIA
FOLIAGE 2021: 3 ITINERARI IN MOTO SCELTI TRA I COLORI AUTUNNALI DELL’ITALIA
Itinerari in moto autunnali ce ne sono a bizzeffe, sia in Italia che oltreconfine. Una cosa sola li accumuna: il Foliage. Queste settimane sono il periodo perfetto per scoprire le magiche e dinamiche tonalità delle foglie che spaziano dal verde al rosso, dal giallo all’arancione, regalando a panorami e vegetazione un effetto del tutto unico, con colori caldi e brillanti. Sempre più motociclisti scelgono questo periodo per del mototurismo, ritagliarsi del tempo e fare un giro su due ruote. Da una parte località meno affollate, prezzi più contenuti e clima frizzante ma mite; dall’altra strade meno trafficate che consentono di godere il panorama al 100%, piegando tra una curva e l’altra.
Il nostro paese vanta straordinarie località e paesaggi - a dir poco fiabeschi – nel contesto autunnale del foliage. Quindi quale scegliere? Scelta dura. Se da una parte il Parco Nazionale d’Abruzzo, la Val Ferret in Valle d’Aosta, i fantastici scenari alpini della Val di Non e Funes, delle Langhe piemontesi o della Panoramica Zegna sono sicuri assi nella manica, noi di Roadsitalia vi guideremo verso qualcosa di meno gettonato ma comunque da non perdere. Ecco perché in quest’occasione abbiamo deciso di scegliere 3 itinerari in moto, uno al nord, uno al centro ed uno al sud Italia. Saliamo in sella ed andiamo a percorrerli nel dettaglio.
Nord - Itinerario moto al Lago di Sartirana.
Il nostro primo giro in moto si estende tra le strade della Lombardia, più precisamente nel comune di Merate. Durante l’autunno, il lago è solitamente considerato una tappa malinconica ma il Lago di Sartirana – all’interno di una riserva naturale protetta - regala invece uno spettacolo incantevole. Ideale per un giorno dove staccare la spina o per un weekend, il giro in moto verso il Lago di Sartirana non occuperà molto tempo alla guida perché buona parte della giornata sarà dedicata alla visita della riserva. Si parte dal Parco di Monza, altro polmone verde lombardo che durante l’autunno regala combinazioni di colori scenografici e dove sporadicamente è possibile divertirsi per un giro mozzafiato sul circuito di F1. Seguendo la SP45 si entra nella A51 verso Vimercate e si prosegue per tutto il tragitto incrociando al SP342. Si raggiunge Merate ed in poche curve si arriva alla Riserva Naturale del Lago di Sartirana. Adatto a chi ama le gite in luoghi poco affollati (perché meno conosciuto dal turismo di massa), offre un percorso naturalistico ad anello intorno al lago, immerso tra boschi e grande biodiversità, acque coperte da ninfee e tranquillità totale, perfetta per un pic-nic e molte foto dove immortalare il tipico foliage della riserva.
Se non ne avete abbastanza, potete sbizzarrirvi ancora tra la natura del Parco Adda Nord ed il Parco di Montevecchia o Valle del Curone nelle estreme vicinanze. Da qui, è possibile rimettersi in sella, oltrepassare l’Adda sul famoso Ponte San Michele e raggiungere il villaggio Crespi d’Adda lungo SP170. Figlio della rivoluzione industriale e del pensiero di “città ideale del lavoro” di fine ‘800, Crespi d’Adda è una città giardino al confine tra mondo contadino e quello industriale. Costruita dal nulla dal padrone della fabbrica (.. i Crespi – nota famiglia di cotonieri lombardi) per i suoi dipendenti e le rispettive famiglie, è diventato da qualche anno Patrimonio Mondiale Protetto dell’Unesco.
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Centro - Itinerario moto in Val d’Orcia.
Lasciamo un Patrimonio Unesco per ripartire da un altro luogo incantato, anch’esso Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2004. Vivere l’emozione di un giro in moto in Val d’Orcia durante il foliage autunnale è un altro “must-to-do” da annotare nel taccuino di un vero biker. Siamo in provincia di Siena, nell’entroterra toscano a filo col territorio Umbro: un contesto fatto di dolci saliscendi, tornanti non impegnativi e curve sinuose, dove la strada è perfettamente incastonata nell’ambiente naturale. Si parte a sud di Siena, da Montalcino, uno dei borghi più famosi in Italia per la produzione del vino. Spettacolare borgo circondato da mura medievali e dominato da un imponente castello, Montalcino ha mantenuto la stessa struttura dal XVI secolo ed è circondato da sinuose colline. Prendendo la SP14 si passa per i famosi cipressi di San Quirico d’Orcia, per poi arrivare al borgo omonimo. Sa Quirico è un altro splendido borgo medievale di origini etrusche, circondato dalle colline senesi e scorci pittoreschi (famoso punto di passaggio della Via Francigena).
Rimessi in sella, seguiamo ora la Strada provinciale 146 alla volta di Pienza, la “città ideale” secondo principi quattrocenteschi. Qui meritano una visita il Duomo e la Chiesa di San Francesco, Palazzo Piccolomini e Palazzo Borgia. Il suo centro storico si presenta equilibrato ed evidenzia lo studio fatto dello spazio urbano, concretizzato nei suoi massimi nella splendida piazza trapezoidale Piazza Pio II.
Siamo a metà percorso. Rimessi in sella, seguiamo la SP18 e la SP53 con destinazione Castiglione d’Orcia, uno dei punti più panoramici dell’intera Val d’Orcia. Il suo borgo ha una storia millenaria ed è anch’esso un punto cruciale della Via Francigena. La sua scoperta parte solitamente dalla vicina frazione di Rocca d’Orcia e la sua Rocca di Tentennano, uno degli spot più alti a 360 gradi per ammirare i colori autunnali del foliage della Val d’Orcia. Il comune di Castiglione vanta anche altre unicità come la Rocca di Campiglia d’Orcia, l’Eremo del Vivo d’Orcia e le acque termali. In estate queste piccole viuzze sono quasi prese d’assalto per la famosa “Sagra del crostino e dei pici fatti a mano” in agosto.
Ultima tappa – ma non per importanza – è Radicofani, poco più a sud e raggiungibile tramite la SR2. Visibile già a distanza per via della sua torre, Radicofani sorge in posizione panoramica (800 mt circa) al confine meridionale della Val d’Orcia. Il borgo regala un’ampia vista che spazia su tutta la valle e va dal Monte Amiata fino al lago di Bolsena e al Trasimeno. La Rocca è il simbolo di Radicofani ed ha rappresentato per secoli un importante punto di controllo lungo la Via Francigena e sui confini tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Consiglio di viaggio: i suggerimenti su cosa vedere in Val d’Orcia in autunno sono quasi infiniti e non meriterebbero di esser sintetizzati in un solo post. Premesso ciò, il primo consiglio di Roadsitalia è proprio di godersela nel viaggiare.
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Sud - Itinerario moto nei borghi del Matese.
Ultimo itinerario, dal gusto tutto particolare: un giro su due ruote tra i borghi del Maltese. L’obbiettivo è percorrere in sella i suggestivi borghi campani, fermarsi e visitare le sue bellezze ed arrivare al Massiccio del Matese. Anche qui - come nei precedenti giri in moto - pensare non alla destinazione in sé ma al come arrivarci. Concedersi soste allettanti per passeggiare e visitare borghi, mangiare locale e scattare foto panoramiche è nel perfetto contesto “Slow-travel”.
Il nostro percorso parte da borgo di Pietramelara, uno dei più belli del territorio casertano. Siamo alle pendici del Monte Maggiore, tra i vicoli e le piazzette dalla forma irregolare di un antico borgo medievale campano. Da qui proseguiamo per Pietravairano, paese con una struttura a gradinata tra le falde orientali del Monte Caievola, che ricorda un gigantesco e suggestivo presepe. Degne di nota qui sono il Santuario di Santa Maria della Vigna ed il teatro-tempio d’epoca romana sul monte San Nicola, fuori dal centro abitato e raggiungibile da un suggestivo sentiero naturalistico. Riaccesa la moto, ci aspetta il tragitto più lungo ma anche spettacolare dal punto di vista paesaggistico, soprattutto se caratterizzato dai colori autunnali.
Destinazione intermedia Roccamandolfi, divenuta famosa per uno dei primi ponti tibetani allestiti in Italia. Comune italiano con meno di mille abitanti e di presunta origine longobarda (dal nome) presenta le case arroccate intorno alla chiesa, piccole fontane qua e là ed i caratteristici portici di un borgo molisano. Tra le sue vie - ancora irregolari ed a ciottoli - meritano una visita il Santuario di San Liberato, la chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore e l’Area Naturale del Torrente Callora nei dintorni.
Siamo al giro di boa. Ultime due tappe, Campitello Matese e Piedimonte Matese. Campitello è un tipico luogo di montagna, famoso per gli amanti dello sci, ma anche per le passeggiate tra sentieri e paesaggi molto diversi tra loro, in stretto contatto con la natura. l simbolo di Campitello è il Massiccio del Matese, un enorme sistema calcareo a forte valenza geologica in cui ci sono diversi fenomeni carsici, il che vuol dire profili irregolari delle montagne, con un generoso contorno di doline, voragini, grotte, inghiottitoi con corsi d'acqua che scompaiono e ricompaiono in superficie. Piedimonte Matese invece (raggiungibile con la SP106), è una città ancora incontaminata e ricca di tesori artistici a testimonianza del suo glorioso passato. Da non perdere qui il Palazzo Ducale dei Gaetani d’Aragona e le innumerevoli chiese e conventi nelle vicinanze. E tu? Hai mai percorso uno di questi itinerari autunnali in moto nel periodo del foliage? Raccontaci la tua esperienza qui sotto, con qualche commento o foto del tuo viaggio
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