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LAGO D’ORTA: GIRO IN MOTO AI PIEDI DEL MOTTARONE
LAGO D’ORTA: GIRO IN MOTO IN PIEMONTE AI PIEDI DEL MOTTARONE
Pur essendo il più piccolo dei bacini Prealpini, il grande fascino del Lago D’Orta e del suo contesto panoramico lo rendono perfetto per un giro in moto domenicale o per una breve escursione fuoriporta. Adatto in qualsiasi stagione (sebbene durante i mesi più caldi se ne apprezzano appieno le spiaggette, gli scorci ed i camping disseminati qua e la) il giro in moto sul Lago d’Orta è molto gettonato tra i bikers lombardi e piemontesi. Questo perché dista circa 90-120 km dai rispettivi capoluoghi e rappresenta allo stesso tempo, un punto di passaggio comune verso e per il Lago Maggiore. Considerato tra i più suggestivi e romantici laghi di tutto il nord Italia, percorrere in moto il Lago d’Orta vi farà scoprire un’atmosfera unica e rimasta intatta nel tempo, la stessa che ha ispirato filosofi e poeti come Nietzsche o Balzac che soggiornarono da queste parti.
Siamo infatti a ridosso del Mottarone (altra tappa apprezzata dai motociclisti) ed Orta San Giulio (il paese di riferimento del lago), immersi in un paesaggio che ha ben saputo mescolare rilievi, specchi d’acqua e piccoli borghi adagiati lungo le sponde. Negli ultimi anni, il Lago d’Orta sta man mano riscoprendo il suo pubblico anche grazie allo Chef Cannavacciuolo, che ha aperto qui il suo ristorante - 2 star Michelin - presso la Villa Crespi. Pronti allora a scoprire il Lago d’Orta attraverso l’itinerario in moto di Roadsitalia? Andiamo a percorrerlo nel dettaglio.
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LAGO D’ORTA IN MOTO: IL PERCORSO DI ROADSITALIA
Si Parte da Arona, perfetta location per una colazione mattiniera a sud del Lago Maggiore e comodamente raggiungibile da Torino o da Milano. Si procede lungo la SP229 raggiungendo Buccione, ai piedi del Lago d’Orta. Questa località è famosa per la Riserva Naturale Speciale del Colle della Torre di Buccione, un’area protetta di 30 ettari costituita da fitta vegetazione, dove si alternano querce e castagni. Protagonista e dominante, al centro di quest’oasi verde, è la Torre, conosciuta anche come Castello di Buccione in grado di regalare uno scorcio spettacolare sul lago. Sempre su SP229 arriviamo ad Orta San Giulio, il borgo più iconico del Lago d’Orta.
Parcheggiamo qui la moto perché una visita al paese è dovuta. Orta San Giulio conta poco più di 1.200 abitanti ed è un posto dove il tempo sembra essersi fermato; possiede un patrimonio storico-artistico e naturalistico intatto, che lo rende una delle mete turistiche prealpine d’eccellenza. Il centro storico si snoda tra sue stradine in pietra - adornate da architetture del ‘700 e ‘900 - che congiungono nel fulcro cittadino di Piazza Motta, il piazzale del porto. La piazza si affaccia direttamente sulla sponda lacustre e da qui è possibile raggiungere in traghetto l’Isola di San Giulio, dove sorge il monastero Mater Ecclesiae, l’abbazia benedettina femminile di clausura. Dalla parte opposta rispetto il porticciolo invece, è possibile ammirare molte strutture risalenti allo splendore massimo di Orta San Giulio, come lo storico Palazzo Gemelli e la Chiesa di Santa Maria Assunta, ricostruita secondo lo stile settecentesco.
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Ancora più arroccata invece, si trova la frazione di Legro, oggi polo economico del comune detto anche “paese dipinto”. Sulle pareti di molti edifici, diversi artisti italiani ed europei hanno infatti disegnato affreschi che ritraggono la storia di questo piccolo borgo alle pendici del Mottarone. Da non perdere infine qui, il Sacro Monte (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), dedicato a San Francesco d’Assisi dove si trovano ben 22 cappelle che raffigurano ognuna un episodio della vita del Santo. Il Sacro Monte domina dall’alto il lago e con le giornate serene regala scorci panoramici mozzafiato.
Riaccendiamo la moto e seguiamo sempre la SP229 per approdare ad Omegna, tranquilla cittadina circondata da un’incantevole cornice di montagne e conosciuta per il suo bel centro storico. Dati i numerosi bar e ristoranti affacciati sulle sponde di questo tratto del Lago d’Orta, Omegna è di solito la location perfetta per un po’ di relax, un pasto veloce o un aperitivo, solitamente per poi deviare verso le strade del Lago Maggiore o del piccolo Lago di Mergozzo.
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Ma questo non sarà il nostro percorso. Da Omegna infatti, chiudiamo questo giro in moto del Lago d’Orta toccando Pella, l’ultimo paese del nostro itinerario. Ci si arriva tramite SP46, dove circa a metà percorso vale la pena fermarsi e visitare la Cascata della Qualba, in località Nonio. Pella si affaccia sul lago e rimane esattamente sulla sponda opposta rispetto Orta San Giulio. Il borgo ha mantenuto molte caratteristiche d’origine medievale ed è perfetto per chi è alla ricerca di pace e tranquillità. Molto romantica al tramonto è la passeggiata sul suo lungolago, con l’Isola di San Giulio che rimane lì davanti protagonista. Dal centro di Pella è possibile raggiungere il Santuario della Madonna del Sasso, eretto a strapiombo sull’acqua ad un’altezza di oltre 600 mt. Un luogo suggestivo ed evocativo, degno del panorama straordinario che sa regalare su tutto il Lago d’Orta.
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CONSIGLI UTILI SUL PERCORSO DEL LAGO D’ORTA
Come detto, le stagioni calde sono l’ideale se si vuole approfittare anche delle spiagge per prendere un po’ di sole o fare un bagno. Premesso ciò, non c’è un periodo migliore per organizzare un giro in moto sul lago d’Orta. Che sia un weekend, una gita domenicale o settimanale, il cielo sereno ed il sole sono le variabili principali di questo itinerario. Le strade sono adatte anche a gente alle prime armi: il tratto orientale del lago ha carreggiate basse che costeggiano il lago. Quello occidentale invece, sale leggermente verso l’interno, ma regala una posizione più panoramica ed una vista sul lago molto piacevole. E tu? Hai mai percorso in moto un giro sul Lago d’Orta? Raccontatecelo nei commenti qui sotto ed inviateci le vostre foto ricordo!
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