GIRO IN MOTO LAZIALE: BRACCIANO, CALCATA E VILLA D’ESTE A TIVOLI

Questo giro in moto Laziale si snoda a metà strada tra Viterbo e Roma, passando per il famoso borgo degli artisti di Calcata e finire a Tivoli, alle porte di Villa d’Este. Un itinerario su due ruote immerso nell’affascinante campagna Laziale, denso di storia e tradizioni e dove è facile incontrare laghi e vette del Preappennino d’origine vulcanica. Nel mezzo di questo territorio vasto ed eterogeneo, il nostro percorso in moto incrocerà appunto Calcata – inserito tra i borghi più belli d’Italia - e le imperdibili Cascate di Monte Gelato, nel cuore della Valle del Treja. Calcata è un luogo dal fascino antico e dalla bellezza inconfondibile, ubicata tra la Via Cassia e l’Autostrada del Sole.

Un luogo magico e dalla storia unica. Abbandonata negli anni ’30 del secolo scorso, e poi pian piano ripopolata negli anni ’60 da artisti ed Hippes da tutto il mondo, rivive oggi un’epoca di rinascita. Le Cascate di Monte Gelato invece, inserite all’interno del Parco Valle del Treja, costituiscono un altro importante polo d’attrazione turistica per tutto il territorio circostante. Pronti allora a scoprire le bellezze di questo itinerario in moto Laziale di Roadsitalia tra Viterbo e Roma? Andiamo a scoprirlo insieme.

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GIRO IN MOTO LAZIALE: PERCORSO DI ROADSITALIA

Si parte da Bracciano, già conosciuta per essere la tappa di arrivo del nostro viaggio su due ruote dei tre laghi Laziali. Si segue la SP4 che circumnaviga le sponde del Lago di Bracciano per arrivare a Trevignano Romano. Tra i borghi che circondano il Lago di Bracciano, di sicuro Trevignano Romano offre una delle più ampie e suggestive vedute sul lago ed è anche molto piacevole da scoprire a piedi. Posto sulle alture dei Monti Sabatini, sorge su un’insenatura a quasi 200mt alle pendici del Monte di Rocca Romana e raccoglie molto del suo interesse storico attorno la Rocca dei Vico (o Castello Orsini), il cui paesaggio circostante ci porterà dritti verso intense atmosfere medievali.

Rimessi in sella, riprendiamo SP4 e poi SP37 per arrivare in una decina di Km alle Cascate del Monte Gelato, tra le più famose e frequentate dell’intero Lazio. Poste nel cuore del Parco Regionale Valle del Treja, creano uno dei contesti naturali più affascinanti ed incontaminati della regione, tanto da essere stati usati più volte come set cinematografici. Parcheggiando la moto ed intraprendendo un breve sentiero, arriverete allo scenografico paesaggio delle cascate. Tante piccole cascatelle unite tra loro, formano un piccolo bacino dalle acque limpide e calme, immerso dalla vegetazione fitta della riserva.

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Ripercorriamo l’asfalto mancante della SP37 per giungere a Calcata. All’ingresso del borgo vecchio si accede tramite un sentiero pedonale in tufo, che porta alla suggestiva doppia porta a forma d’arco sovrastata dalle mura merlate del palazzo dei baroni Anguillara. Si accede cosí a Via degli Anguillari (scavata nel tufo come le vie cave) di forma irregolare che apre direttamente sull’ampio piazzale di Piazza Umberto I. Da questo fulcro cittadino si diramano molti vicoli che conducono sia alle abitazioni, sia alla scoperta delle botteghe degli artigiani e degli artisti calcatesi. La storia del borgo di Calcata affonda le sue radici fin dall’epoca romana (anche se l’aspetto odierno risulta medievale).

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Abbandonato nel 1935 - anno in cui venne emanato il decreto per salvaguardare i centri abitati a rischio crollo in caso di terremoto – si ripopolò pian piano negli anni ’60, quando artisti provenienti da varie parti del mondo scelsero di vivere a Calcata proprio per la sua tranquillità e l’economicità. A questi si aggiunsero anche degli hippies che acquistarono le abitazioni a poco prezzo scegliendo di vivere lontano dal consumismo moderno e la sua frenesia. Oggi Calcata (grazie anche ai Social ed al fenomeno dello Slow Travel), rivive un periodo di gloria: viaggianti e visitatori sono sempre più frequenti. Un dato che comunica come stia crescendo il turismo è la quantità di attività ristorative aperte in pochi anni: ben 14 ristoranti per 60 abitanti.

Rimessi in sella per la seconda volta, affrontiamo le ultime 2 tappe del nostro tour Laziale su due ruote: Fiano Romano e Tivoli. Fiano si raggiunge tramite SP79 e SP21 ed è uno dei centri storici più estesi della zona. D’origine medievale, è circondata dalle antiche mura fortificate che ornano il simbolo cittadino: la fortezza. Il Castello Ducale Orsini è infatti il simbolo indiscusso cittadino che sovrasta dall’alto, assieme alla chiesa quattrocentesca di Santo Stefano Nuovo. Da non perdere sono anche le rovine delle ville romane locali ed il sito archeologico romano con l’annesso museo.

Tivoli infine, è un grazioso centro alle porte di Roma (circa 60 Km) dove non può mancare una sosta e visita alla Villa d’Este. Considerato uno dei simboli del Rinascimento italiano, Villa d’Este è Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, grazie anche alle sue splendide fontane dai pregevoli e suggestivi giochi d'acqua. Voluta dal Cardinale Ippolito II d'Este, la villa è un complesso di 4 ettari - incantevole ed unico nel suo genere - che vanta di essere considerato il "giardino all'italiana" più bello d'Europa. Viali alberati e siepi, numerose fontane (veri e propri teatri d'acqua) come la Rometta e l'imponente Fontana dell'Ovato, valgono da sole l’intero biglietto.

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GIRO IN MOTO LAZIALE: CONSIGLI DI ROADSITALIA

Il Lazio è famoso per offrire sempre ai bikers on the roads percorsi panoramici, culturali e piacevoli dal punto di vista della guida. Le strade di questo viaggio sono per lo più statali e provinciali, quindi nessun problema o difficoltà particolare. Sebbene percorribili nei mesi invernali, vi consigliamo di optare per un'esperienza più fluida durante i mesi più caldi. E tu? Hai mai fatto in moto questo percorso laziale? Scrivicelo nei commenti qui sotto.